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Ipes: realizzare case di qualità al servizio dell’uomo e dell’ambiente

Un 2016 chiuso in positivo

Di casa in casa, di anno in anno, l'Istituto per l’edilizia sociale della provincia di Bolzano è una realtà molto importante nel capoluogo e in tutta la provincia.

Grandi numeri e grandi interventi quelli che noi dell'Ipes, con in testa il presidente Heiner Schweigkofler e il vicedirettore generale Gianfranco Minotti, abbiamo presentato ai media.

Per l'Ipes gli aspetti quali la professionalità e la competenza del personale tecnico sono importanti, ma lo sono anche la scelta delle aree edificabili, i metodi di appalto, il risparmio energetico efficiente ed in grado di assicurare comfort ed elevata qualità di vita alle persone e non da ultimo l'abbattimento di barriere architettoniche.

 

E siccome noi di via Orazio più che snocciolare cifre preferiamo parlare di efficienza, partiamo con "Sinfonia", un progetto finanziato con fondi europei, che ci vede impegnati a Bolzano nella ristrutturazione di edifici in via Brescia/via Cagliari, via Similaun e via Palermo per un migliore e maggiore risparmio energetico. Case di qualità a servizio dell’uomo e dell’ambiente, che durino nel tempo e per cui sia necessaria poca manutenzione, contendo al massimo le spese di gestione.

 

C'è poi la ristrutturazione di appartamenti (120 nel 2016) per renderli più a misura di anziani e disabili, tra nuove costruzioni e progettazioni arriviamo a 23 unità, compresa la palazzina nel nuovo rione di Druso est.

 

Per citare altri dati interessanti, ecco le altre cifre dell’Ipes nel 2016: 13.394 alloggi distribuiti in 111 comuni, di cui 6.500 a Bolzano, per un totale di 29.300 inquilini. I soldi spesi per le costruzioni sono stati 29,9 milioni, 36 i milioni frutto degli affitti e 52 i milioni di euro del volume d'affari generale.