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Don Bosco Festival dal 28 al 31 luglio

"Nulla si sa, tutto si immagina" Questo affermava Il grande regista Federico Fellini.

Durante l'incontro delle botteghe di cultura e Ipes.
ZoomansichtDurante l'incontro delle botteghe di cultura e Ipes.

Una affermazione che ben si addice al mondo del cinema ma anche al Don Bosco Festival, l'evento culturale che segnerà l'estate bolzanina dopo la lunga e drammatica parentesi del distanziamento sociale imposto dalla pandemia C19. C'è voglia di uscire e stare assieme, nel rispetto delle regole di prevenzione. Ed il cinema è la risposta adatta.

C'è un team tutto rosa dietro le quinte del Don Bosco Festival che andrà in scena nella sua prima edizione, dal 28 al 31 Luglio prossimo, nella corte interna della omonima piazza.

L'idea nata da alcune giovanissime studentesse universitarie dell'ateneo bolzanino, ha trovato il sostegno tra le realtà associative del progetto Botteghe di Cultura attivo.

Infatti Youthmagazine, Cooltour e Don Bosco Social, mettono a disposizione la loro rete di contatti ed esperienza forte di 3 anni di presenza in zona. La Coordinatrice Giulia Sghembi "Don Bosco non è solo una realtà urbanistica, ma un'interessante contesto di culture, lingue ed umanità. Il Festival vuole contribuire a creare occasioni d'incontro intergenerazionali, attraverso l'arte cinematografica."

Una tesi di laurea che si trasforma in un'innovativa proposta rivolta all’intera città capoluogo per l'estate del dopo Covid 19.

Nel piazzale antistante la Chiesa di Santa Maria in Augia, per quattro sere, verranno proiettate pellicole cinematografiche realizzate da noti registi assieme a brevi filmati amatoriali sulla storia e vita del quartiere delle semiruali.

In un'incontro IPES proprietaria dell'area, ha confermato attenzione ed interesse.

Schweigkofler (Presidente) "da sempre sosteniamo progetti a forte valore culturale perseguendo gli obiettivi del nostro Piano di Sviluppo Strategico per elevare la qualità del vivere nelle case pubbliche favorendo il buon vicinato e le azioni per l'integrazione sociale."

Palfrader (Direttore Generale) "un'attenzione che conferma quanto già fatto nel 2019 quando nei cortili dei caseggiati del nostro Istituto abbiamo ospitato l'esibizione dei giovani dell’Accademia Gustav Mahler. Nel 2018 negli stessi spazi si era esibito il Teatro Stabile di Bolzano."

Schönsberg "Dire Don Bosco, da sempre è sinonimo di casa pubblica popolare. Qui IPES possiede 4.158 alloggi in cui risiedono 9.926 persone.
Una presenza storica che ha accompagnato nella sua composizione, la trasformazione socio economica del capoluogo. Per questo, qui dal settembre 2017 hanno sede le 4 Botteghe di Cultura ed in spazi ex commerciali dell'Istituto, operano le più importanti associazioni del quartiere e della città come AUSER, Club Rodigino, Consultorio ARCA, Donne Nissa, la Vispa Teresa".


(WS)